Dott.ssa Serena Carrai: psicoterapeuta ufficiale
Esperta in disturbi d'ansia e genitorialità
Dott.ssa Serena Carrai: centro di terapia strategica
Research, training & psychotherapy institute
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Rispondo alle vostre domande: come faccop a dimenticare un ricordo traumatico che mi tormenta?

Come fare per dimenticare un ricordo traumatico

Un vecchio faceva il cammino con il figlio giovinetto. Il padre e il figlio avevano un unico piccolo asinello: a turno venivano portati dall'asino ed alleviavano la fatica del percorso. Mentre il padre veniva portato e il figlio procedeva con i suoi piedi, i passanti li schernivano: "Ecco," dicevano "un vecchietto moribondo e inutile, mentre risparmia la sua salute, fa ammalare un bel giovinetto". Il vecchio saltò giù e fece salire al suo posto il figlio suo malgrado. La folla dei viandanti borbottò: "Ecco, un giovinetto pigro e sanissimo, mentre indulge alla sua pigrizia, ammazza il padre decrepito". Egli, vinto dalla vergogna, costringe il padre a salire sull'asino. Così sono portati entrambi dall'unico quadrupede: il borbottìo dei passanti e l'indignazione si accresce, perché un unico piccolo animale era montato da due persone. Allora parimenti padre e figlio scendono e procedono a piedi con l'asinello libero. Allora sì che si sente lo scherno e il riso di tutti: "Due asini, mentre risparmiano uno, non risparmiano se stessi". Allora il padre disse: "Vedi figlio: nulla è approvato da tutti; ora ritorneremo al nostro vecchio modo di comportarci". QUALSIASI COSA POSSIAMO DECIDERE DI FARE, SE CI ASPETTIAMO L'APPROVAZIONE DAGLI ALTRI, SARÀ SEMPRE SBAGLIATA!
 

I ricordi traumatici sono una delle cose che possono generare più sofferenza…Ti consiglio di rivolgerti ad un terapeuta, poichè il sostegno psicologico è sempre la via migliore. Nel frattempo puoi provare a fare questo:

Ti anticipo che sarà un compito piuttosto doloroso, ma l’unico modo per impedire alle immagini, ai suoni, agli odori di invadere la nostra mente e di riportarci all’evento, è quello di passarci nel mezzo!
Procurati un bel quaderno e ogni giorno, trova un momento in cui nessuno ti disturba, prendi il tuo quaderno e una penna e comincia a scrivere raccontando l’evento nel dettaglio…come se dovessi farlo vivere a chi non lo ha vissuto…devi proprio tornarci sopra, scandagliare bene tutto…quando ne avrai abbastanza per quel giorno chiudi tutto, metti via senza rileggere. Il giorno dopo, senza guardare ciò che avevi scritto il giorno prima, racconta di nuovo lo stesso evento concentrandoti su un piccolo particolare che il giorno prima avevi omesso…dovrai proprio essere bravo a trovare un piccolo nuovo particolare ogni giorno…Quindi: ogni giorno lo stesso evento, ogni giorno un piccolo particolare in più. Quando ne hai abbastanza per quel giorno, chiudi tutto, metti via e non rileggi. Potrà rivelarsi molto pesante e potrai aver voglia di interrompere il compito. Se, però, riuscirai a portarlo a termine, ti accorgerai che dopo un po’ non ti farà più effetto scrivere, che ne avrai preso le distanze. Quando avrai sperimentato questa sensazione di distacco ti accorgerai che i pensieri non arrivano più a tormentarti e a quel punto potrai interrompere le tue narrazioni!
Rimango a tua disposizione per eventuali chiarimenti!
Un caro Saluto

Dott.ssa Serena Carrai
Psicologo Rimini

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